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VORREI – STORIA DI UN PESCIOLINO D'ORO
Andato in scena il12 Novembre 2017, presso l'Auditorium Flaiano – Pescara

Con “Vorrei” torna sulle scene quel sodalizio speciale che -unendo teatro, artigianato e design- si era formato un paio di stagioni fa attorno al bellissimo spettacolo “Doralinda e le muse ovine”. Questa seconda produzione permette di delineare la cifra teatrale che contraddistingue questa singolare proposta, che poggia sulla progettualità testuale e scenica di Flavia Valoppi, Alessio Tessitore e Isabella Micati.
Si conferma in “Vorrei” la presenza di una linea editoriale di qualità, che mira a portare il genere del teatro ragazzi ad una dignità artistica piena. Già dalla sua genesi il progetto muove in questa direzione con la scelta de “Il Pesciolino d'oro”, l'incantevole fiaba di Puskin così ricca di suggestioni sensoriali come anche di spunti per la riflessione. Ed infatti il testo di partenza viene elaborato e trasformato in una sorta di territorio nuovo dove giocare sul piano della comunicazione teatrale, fino a trovare spontaneamente la strada che conduce la storia ad una sua forma nuova ed attuale.
In scena, Alessio Tessitore e Flavia Valoppi sono due pescatori collocati in un luogo che sfugge al tempo ed alla geografia. Potremmo essere nella gloriosa Russia di Puskin come anche qui vicino, sul litorale di una città del nostro oggi. Non a caso, una nebbia copiosa avvolge lo spazio, supera i confini del palcoscenico ed abbraccia la platea, come per meglio predisporre alla lentezza di un racconto senza tempo, alla stregua di un caldo focolare. E' questa un'altra caratteristica forte, dove lo spettacolo -ancora giovane nella sua messinscena- si articola ancora alla ricerca degli equilibri ideali: non c'è la rincorsa della velocità ad ogni costo, viatico quasi obbligato quando si ha a che fare con il pubblico giovanissimo. Allo stesso modo, i momenti di parola si fanno largo tra le “nebbie” di silenzi densi.
Le tonalità acquose delle luci partecipano alla costruzione di questa atmosfera sospesa, riaccesa qua e là dall'ilarità clownesca creata dai personaggi in scena. I due armeggiano grossolanamente tra i congegni di una scenografia che cerca l'altezza, che trasforma il peso in leggerezza, che soprattutto è macchina teatrale per l'immaginazione. Qui si addensa un altro tratto riconoscibile, che riporta con il pensiero a “Doralinda”, ovvero il disegno di una scena essenziale fatta di oggetti semplici e materiali primari, capaci di rimodularsi nelle diverse maglie del racconto. In questo caso, un asse sospeso in alto fornisce gli agganci per issare teli e sorreggere elementi praticabili, che diventano altro rispetto a ciò che hanno rappresentato fino ad un momento prima. L'oggettività del reale si sgretola, il segno dei significati si piega sotto la guida che solo le parole della storia sanno prestare, come pongo da riplasmare continuamente a mano libera.
Ma non è tutto così morbido e rassicurante, la fiaba non ci trasporta in un mondo ideale, la manipolazione non diventa sostituzione. I due pescatori -simpatici e pasticcioni- dimostrano quanto sia facile disperdere la luce dello stupore, il tesoro della semplicità. E mostrano che ciò che si ricava da questa perdita è solo frastuono, noia, paura, infelicità.
L'armonia perduta ha le sembianze di un cielo stellato sospeso in alto, dove non arrivano le mani né il senso del possesso, ma è lì per chi semplicemente conserva occhi che siano in grado di guardare. E come ogni cosa che sta in alto, richiede la capacità di sentirsi nuovamente piccoli. Il finale, delicatissimo, è impreziosito da un coro di voci bianche che canta dal vivo.

Paolo Verlengia

CREDITS:

Vorrei (Storia di un pesciolino d'oro)”
uno spettacolo di Flavia Valoppi, Alessio Tessitore, Isabella Micati
Ispirato a “Il Pesciolino d'oro” di Aleksandr Sergeevic Puskin

con Flavia Valoppi, Alessio Tessitore
voce del pesciolino: Giovanni Tessitore
costumi: Marianna De Leoni
musiche originali: Claudio Rovagna
partner: La Galina Caminante, Briopack Packaging
tecnica: Renato Barattucci, Edoardo De Piccoli
realizzazioni in legno: Miriam Di Domenico
illustrazione e grafica: Antonio Stella


produzione: Florian Metateatro (Centro di Produzione Teatrale)


in collaborazione con Specchi Sonori


si ringrazia Coro di voci bianche “I Piccoli Cantori” diretto da Annalisa Cialini, Associazione Culturale Musicale “L'Olandese Volante” - “Musicando” diretta da Manuela Martinelli e la classe di canto moderno diretta da Ersilia Di Fonzo.


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