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VORREI – STORIA DI UN PESCIOLINO D'ORO Andato in scena il12 Novembre 2017, presso l'Auditorium Flaiano – Pescara Con “Vorrei” torna sulle scene quel sodalizio speciale che -unendo teatro, artigianato e design- si era formato un paio di stagioni fa attorno al bellissimo spettacolo “Doralinda e le muse ovine”. Questa seconda produzione permette di delineare la cifra teatrale che contraddistingue questa singolare proposta, che poggia sulla progettualità testuale e scenica di Flavia Valoppi, Alessio Tessitore e Isabella Micati. Si conferma in “ Vorrei” la presenza di una linea editoriale di qualità, che mira a portare il genere del teatro ragazzi ad una dignità artistica piena. Già dalla sua genesi il progetto muove in questa direzione con la scelta de “Il Pesciolino d'oro”, l'incantevole fiaba di Puskin così ricca di suggestioni sensoriali come anche di spunti per la riflessione. Ed infatti il testo di partenza viene elaborato e trasformato in una sorta di territ
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Festival SCENARI EUROPEI 2017, Pescara Andato in scena dal 21 al 24 settembre presso Spazio Matta e Florian Espace Chiusura in grande stile per “Scenari Europei” 2017, festival ideato e promosso dal Florian Metateatro – Centro di Produzione Teatrale, dedicato alla valorizzazione delle realtà emergenti del panorama performativo nazionale, mantenendo sempre uno sguardo aperto sui progetti e le collaborazioni internazionali. L'edizione di quest’anno ha inteso celebrare il trentennale del Premio Scenario ospitando tutti i progetti premiati in luglio nella finale di Santarcangelo, all'interno di un programma denso e calibrato che veniva completato da un variegato palinsesto di spettacoli, performance, coreografie e intermezzi musicali. La presenza -tra glia altri- di Cristina Valenti (Docente di Storia del Nuovo Teatro al Dams di Bologna e Presidente del Premio Scenario), Stefano Cipiciani (Presidente del Centro di Produzione Teatrale Fontemaggiore di Perugia e Vicepresiden
FOCUS SUL TEATRO DI ANDREA COSENTINO: “ Not here, Not now” e “Telemomò” Il teatro di Andrea Cosentino ha un'anima sfuggente benché ormai consolidata, capace di unire l'apicalità del gaudio con un vago sentore dolente, ma più di tutto tende a sfuggire decisamente dalle classificazioni così come dal semplice aggettivo, obbligando chi commenta ad arrampicarsi su metafore pericolanti, più simili forse alle sinestesie del sommelier. Con i suoi cromatismi ed i suoi retrogusti, il carrozzone di Cosentino ha fatto recentemente tappa a Pescara, per chiudere la stagione ufficiale del Florian Metateatro con un focus dedicato interamente a lui. Un imperdibile double spalmato su due serate in cui sono tornati in scena altrettanti cavalli di battaglia dell'artista abruzzese: “Not here, not Now” e “Telemomò”, rispettivamente il 12 ed il 13 maggio. Spettacoli che nel corso degli anni non invecchiano ma che possono cambiare in qualche dettaglio, visto il loro respiro specifico c
ACQUA DI COLONIA di Frosini/Timpano Andato in scena il 5 maggio 2017 al Florian Espace, Pescara Diciamolo subito, prima di ogni riflessione o descrizione più o meno dettagliata. “Acqua di Colonia” è uno spettacolo formidabile, e formidabili sono in scena Daniele Timpano ed Elvira Frosini. Oppure Elvira Frosini e Daniele Timpano, per fare eco alla dinamica del gioco che resta immancabilmente addosso dopo la fine dello spettacolo. Un po' come dibattersi tra Sàlgari e Salgàri alla ricerca della pronuncia più corretta, come avviene in scena ad un certo punto, anche se ogni citazione di singoli frammenti estrapolabili da “Acqua di Colonia” non potrà che risultare restrittiva. Colpisce infatti la mole di evocazioni e riferimenti, dall'alto al grave, rispetto ad un intero pezzo di storia analizzato e portato in scena con freschezza ed intelligenza rare anche al di fuori degli ambiti dello spettacolo. Ma la voluminosità contenutistica non è un risultato che si riveli solo alla
“ GAZA” di Deposito dei Segni Andato in scena il 27 e 28 aprile 2017 presso Teatro Spazio Electa, Teramo Con “Gaza” la compagnia Deposito dei Segni prosegue nel solco del teatro di impegno civile che caratterizza in maniera decisa la propria linea poetica e di produzione. In particolare, l'attenzione è posta sulle vicende storiche che si riferiscono al presente più attuale, ed anche quando si affrontano episodi storiograficamente acquisiti l'analisi viene focalizzata sulle connessioni non immediatamente visibili che legano quel sistema di forze con le strutture che determinano oggi situazioni di squilibrio, caratterizzate spesso da meccanismi criptici, benché sempre tangibili negli effetti. E' il caso di “Ceneri”, lavoro dedicato alla tragedia dell'Olocausto, dove oltre alle testimonianze dei sopravvissuti dei lager vengono mostrate le relazioni di interesse con i gangli dell'economia tedesca all'interno del programma nazista, tracciando così la linea
DRAMA SOUND CITY di Stalker Teatro Andato in scena il 21 e il 22 aprile al Florian Espace (Pescara) La primissima impressione che si riceve mentre si assiste a “Drama Sound City” è quella di trovarsi davanti ad un lavoro ricercato, condotto a partire da un progetto di spettacolo in cui l'idea di partenza viene sottoposta ad un processo di manipolazione ed astrazione, fino ad incontrare il suo punto di coagulo più denso. E' un dato importante, anche se solo il più immediato, perché costituisce un antidoto salvifico contro la frustrazione dello spettatore, ovvero quel male oscuro e spesso trascurato che proviene dalla per contro celebratissima “crisi del teatro” o della politica culturale nel nostro sistema Paese. La compagnia Stalker di Torino dà prova di un linguaggio artistico compiuto, costruito lungo un quarantennio di attività condotta lungo direttrici ampie, dai campi dell'animazione teatrale a quelli dell'arte visuale (su tutte, la collaborazione con Mic
“ SOLE Sun-Alone” di Valentina Capone Andato in scena l'8 aprile 2017 al Florian Espace, Pescara Valentina Capone torna in scena con “Sole (Sun-Alone)” uno spettacolo per certi versi iniziatico all'interno di un percorso artistico che ha conosciuto fasi diverse, ma che non può prescindere dalla formazione artistica con Perla Peragallo prima e con Leo De Berardinis poi. “ Sole” è un lavoro che risale al 2002, quando debutta in forma di primo studio, e trova una sua definizione solo diversi anni più tardi. Da questa breve “anamnesi” del caso, si può già intuire il grado di coinvolgimento personale che investe lo spettacolo dalla prospettiva della sua interprete ed autrice, riconnettendola istantaneamente con un momento storico vibrante. Si ritrovano nell'allestimento di “Sole” singole idee o illuminazioni condivise con Leo De Berardinis in fase di puro progetto, ma il lavoro segna anche e soprattutto il principio di un periodo lungo e doloroso (la malattia e la scomp