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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016
UN GIARDINO MULTIFORME, QUASI UN TEATRO AttoDue e Murmuris di nuovo insieme con “Il Migliore dei Mondi Possibili” La scena seducente, nella sua semplicità quasi geometrica, è un tratto non nuovo per la cifra stilistica di AttoDue, ma l'effetto sembra raggiungere un grado superiore ne Il Migliore dei Mondi Possibili , l'ultimo allestimento della compagnia di Sesto Fiorentino. Partiamo infatti dall' ambientazione : il sontuoso giardino di una corte francese pre-rivoluzionaria, dove quattro attrici al soldo di una misteriosa reggente provano, attendono l'apertura del sipario ed infine si esibiscono nel loro cavallo di battaglia, l'adattamento teatrale del Candide di Voltaire. Ma che cos'è questo giardino immaginato da Magdalena Barile, autrice del testo, se non una ambiziosa materializzazione dell'Eden ed una non meno ardita idealizzazione del mondo, realizzata da chi regge l'ordine e detiene il potere? Qui per gli appassionati si diparte un
"Caprò" di Teatro Immediato Andato in scena dal 14 al 16 ottobre 2016 presso il Museo delle Genti d'Abruzzo Un lavoro come “Caprò” di Vincenzo Mambella, per la regia e l'interpretazione di Edoardo Oliva, riesce a sovvertire tutti i pregiudizi che lo spettatore responsabile del nostro tempo ha imparato a nutrire verso la forma del monologo, inflazionata per mille motivi di ordine pragmatico e rigorosamente extra-artistico. Il testo di Mambella riversa nella forma del monologo tutta una polifonia di voci e stimoli che non corrispondono tanto ai personaggi che pur popolano l'orizzonte della vicenda, quanto alla polisemia medesima del teatro, quella sua specifica tensione che richiede alla parola una sfida fisica, tale da reggere la presenza dell'attore e l'assenza di ogni altro ente. “ Caprò” è tecnicamente un monologo, ma rifugge ogni secondo dalla semplificazione, dalla piattezza, dalla sensazione straniante (eppure così frequente) di una narr
“ MADAMA BOVARY” DI LORENA SENESTRO In Scena al Florian Espace, Pescara, il 18 settembre 2016 Sono già trascorsi 4 anni dal suo debutto (finale Premio Scenario 2011), ma la “Madama Bovary” di Lorena Senestro è ancora assolutamente irresistibile. Qualunque sia l'aspettativa dello spettatore, il risultato sarà sorprendente. Potete attendervi un lavoro filologicamente corretto su Flaubert oppure una riscrittura coraggiosa, finanche una parodia irriverente verso un classico immarcescibile della nostra tradizione, ma nessuno sforzo di immaginazione potrà condurvi così in là. Lorena Senestro non si pone limiti in scena nel suo inglobare e pasteggiare voluttuosamente parole e singulti della sua eroina. Certo, nessun limite se non quello del gusto teatrale (e che gusto!). Sì perché “Madama Bovary” è uno spettacolo che si imbeve di capacità istrioniche che derivano direttamente dalla pratica intensa del mestiere attorico (la confidenza con la scena, il rapporto con il pubblico, l&
“ POLICES!” di MUTA IMAGO In scena il 17 settembre 2016 al Florian Espace, Pescara “ Polices!” , scritto dall'autrice francese Chiara Chiambretto, diventa nelle mani dei Muta Imago uno spettacolo assolutamente emozionante. La premessa si colma di significato alla luce di un testo dalla cifra politica come quello creato dalla Chiambretto, secondo i modi della “fiction oggettiva” che sono consueti alla sua scrittura, dove le conversazioni reali e documentali (dalle registrazioni in presa diretta alle email private, agli atti ufficiali) vengono a comporre il montaggio del testo. Questa neutralizzazione testuale, che azzera l'elaborazione estetica e artistica del materiale drammaturgico, lascia in eredità nelle mani degli artisti di scena una magma duttile di potenzialità stilistiche diverse. In questa condizione, i Muta Imago propendono per un allestimento connotato da un lavoro registico denso: la scena, pur senza fronzoli, assume i lineamenti di una postazione operativa p
“ LULLABY” di INDUSTRIA INDIPENDENTE In scena il 16 settembre 2016, Florian Espace, Pescara Il collettivo romano Industria Indipendente propone il suo “Lullaby (tragedia aerobica)”, testo selezionato da PAV Fabulamundi, progetto internazionale per la valorizzazione della drammaturgia contemporanea. Scritto a quattro mani dalle fondatrici storiche della formazione, Erika Galli e Martina Ruggeri, sull'onda di lavori pluri-premiati -come “Crepacuore”, “Supernova”, “I Ragazzi del Cavalcavia”- “Lullaby” è una satira graffiante dell'oggi tramite una visione distopica, collocata nel 2056, ovvero esattamente a cinquant'anni da oggi. Dal punto di vista tematico e drammaturgico, la particolarità distintiva di questo lavoro sta nel fatto che la distopia viene ricavata non già sviluppando analiticamente le contraddizioni palesi della società attuale, bensì portando alle estreme conseguenze quanto oggi apparirebbe come il migliore degli esiti possibili sul piano sociale e p