Passa ai contenuti principali
SOLE Sun-Alone” di Valentina Capone
Andato in scena l'8 aprile 2017 al Florian Espace, Pescara

Valentina Capone torna in scena con “Sole (Sun-Alone)” uno spettacolo per certi versi iniziatico all'interno di un percorso artistico che ha conosciuto fasi diverse, ma che non può prescindere dalla formazione artistica con Perla Peragallo prima e con Leo De Berardinis poi.
Sole” è un lavoro che risale al 2002, quando debutta in forma di primo studio, e trova una sua definizione solo diversi anni più tardi. Da questa breve “anamnesi” del caso, si può già intuire il grado di coinvolgimento personale che investe lo spettacolo dalla prospettiva della sua interprete ed autrice, riconnettendola istantaneamente con un momento storico vibrante. Si ritrovano nell'allestimento di “Sole” singole idee o illuminazioni condivise con Leo De Berardinis in fase di puro progetto, ma il lavoro segna anche e soprattutto il principio di un periodo lungo e doloroso (la malattia e la scomparsa di Leo), dove si ramifica per Valentina Capone il solco di un sentiero artistico individuale, inteso come aspra necessità prima ancora che come momento evolutivo e di emancipazione.
Il titolo sembra richiamare proprio l'alba di un indomani carico di incertezza così come legato alla sola certezza di ciò che abbiamo lasciato o che ci ha lasciato. In questo intrico di motivazioni personali ed artistiche, l'attrice reperisce il suo percorso autorale nella parola magmatica di Euripide, componendo un patchwork di assoli ottenuti tramite la manipolazione di passaggi tratti da “Le Troiane” ed “Ecuba”, con incursioni nella spietata fragilità di Sarah Kane conditi da contributi più eminentemente personali.
La matrice classica del progetto si proietta sulla scena nella forma di oggetti dalla simbologia ancestrale o dalla potenzialità fortemente simbolica, su cui spicca l'utilizzo delle maschere. Sul piano della meccanica scenica, è però la neutralità di un trittico di sedie a dettare i tempi dello spettacolo e della recitazione, che persegue un ritmo musicale e che si avvale dell'amplificazione di un microfono per convivere con le tracce sonore. Lungi dal rappresentare la postazione per momenti di narrazione, le sedie diventano i tre luoghi deputati di un cerimoniale criptico, dove la performer cerca ciclicamente trasformazioni corporali ed identitarie, giocando con i toni vocali tra il grave e l'arcano. Sul piano visuale, Valentina Capone alterna pose statuarie che richiamano il nucleo classico di partenza con momenti di farsa in salsa pop, per poi virare verso evoluzioni meno definibili, che si riempiono del lavoro di sperimentazione e ricerca sul linguaggio del corpo. Il movimento ramingo dell'attrice si spezza più volte con accelerazioni repentine che impediscono l'abbandono ad una percezione univoca dell'azione in scena. In questa frammentazione, la solitudine della figura femminile supera ogni tentazione di riaffermazione rispetto al maschile, facendosi latrice di sole parole di unione.
Anzi, ogni opposizione di categoria svanisce e le trasformazioni dell'attrice si fanno prossime ad una muta di pelle e squame sotto il faro alto del primo astro.

Paolo Verlengia
TeatriOnLine (Il Portale Italiano dell'Informazione Teatrale)
www.teatrionline.com

SOLE Sun-Alone”
scritto, diretto ed interpretato da Valentina Capone
(liberamente tratto da “Le Troiane” ed “Ecuba” di Euripide)
luci: Stefano Stacchini
musiche: Alessandro Rinaldi, Valentina Capone
maschere: Stefano Perocco Di Meduna
assistente alla regia: Rascia Darwish, Alessandro Rinaldi
Florian Metateatro, “Teatro d'Autore ed altri Linguaggi / Assolononsolo”

Commenti

Post popolari in questo blog

Festival SCENARI EUROPEI 2017, Pescara Andato in scena dal 21 al 24 settembre presso Spazio Matta e Florian Espace Chiusura in grande stile per “Scenari Europei” 2017, festival ideato e promosso dal Florian Metateatro – Centro di Produzione Teatrale, dedicato alla valorizzazione delle realtà emergenti del panorama performativo nazionale, mantenendo sempre uno sguardo aperto sui progetti e le collaborazioni internazionali. L'edizione di quest’anno ha inteso celebrare il trentennale del Premio Scenario ospitando tutti i progetti premiati in luglio nella finale di Santarcangelo, all'interno di un programma denso e calibrato che veniva completato da un variegato palinsesto di spettacoli, performance, coreografie e intermezzi musicali. La presenza -tra glia altri- di Cristina Valenti (Docente di Storia del Nuovo Teatro al Dams di Bologna e Presidente del Premio Scenario), Stefano Cipiciani (Presidente del Centro di Produzione Teatrale Fontemaggiore di Perugia e Vicepresiden
"CINQUE AGOSTO" di Serena Di Gregorio In scena il 10 e 11 dicembre al Teatro della Vetreria di Castiglione del Lago (PG) Cinque Agosto di Serena Di Gregorio è uno spettacolo dalla capacità aggregante, in grado di parlare a tutte le tipologie di pubblico, agli spettatori abituali del teatro come a chi di norma familiarizza poco con l’ambiente e con il linguaggio teatrale, ai giovanissimi come ai mediamente giovani o a coloro che giovani sono stati, per via di un soggetto con cui l'attrice abruzzese (qui al debutto nei panni di autrice) ha inteso approfondire il tema della memoria, importante per la sua persona prima che per i suo percorso professionale. Ma la memoria rievocata in Cinque Agosto non ha i toni seriosi del documento storico né le forme rigide del teatro di narrazione. Per contro dà spettacolo di sé attraverso la storia di una festa dal candore popolare e fiabesco, dedicata al miracolo che la tradizione locale (siamo a Montesilvano, paese d'origi
VORREI – STORIA DI UN PESCIOLINO D'ORO Andato in scena il12 Novembre 2017, presso l'Auditorium Flaiano – Pescara Con “Vorrei” torna sulle scene quel sodalizio speciale che -unendo teatro, artigianato e design- si era formato un paio di stagioni fa attorno al bellissimo spettacolo “Doralinda e le muse ovine”. Questa seconda produzione permette di delineare la cifra teatrale che contraddistingue questa singolare proposta, che poggia sulla progettualità testuale e scenica di Flavia Valoppi, Alessio Tessitore e Isabella Micati. Si conferma in “ Vorrei” la presenza di una linea editoriale di qualità, che mira a portare il genere del teatro ragazzi ad una dignità artistica piena. Già dalla sua genesi il progetto muove in questa direzione con la scelta de “Il Pesciolino d'oro”, l'incantevole fiaba di Puskin così ricca di suggestioni sensoriali come anche di spunti per la riflessione. Ed infatti il testo di partenza viene elaborato e trasformato in una sorta di territ