“MADAMA
BOVARY” DI LORENA SENESTRO
In
Scena al Florian Espace, Pescara, il 18 settembre 2016
Sono
già trascorsi 4 anni dal suo debutto (finale Premio Scenario 2011),
ma la “Madama Bovary” di Lorena Senestro è ancora assolutamente
irresistibile. Qualunque sia l'aspettativa dello spettatore, il
risultato sarà sorprendente. Potete attendervi un lavoro
filologicamente corretto su Flaubert oppure una riscrittura
coraggiosa, finanche una parodia irriverente verso un classico
immarcescibile della nostra tradizione, ma nessuno sforzo di
immaginazione potrà condurvi così in là. Lorena Senestro non si
pone limiti in scena nel suo inglobare e pasteggiare voluttuosamente
parole e singulti della sua eroina. Certo, nessun limite se non
quello del gusto teatrale (e che gusto!). Sì perché “Madama
Bovary” è uno spettacolo che si imbeve di capacità istrioniche
che derivano direttamente dalla pratica intensa del mestiere attorico
(la confidenza con la scena, il rapporto con il pubblico,
l'immediatezza dell'espressione e la ricchezza mimico-vocale della
recitazione), ma qui non siamo di fronte al mero teatro d'attore. C'è
una fantasia drammaturgica corredata da una riflessione lucida e da
una passione schietta per la letteratura (la conferma viene dagli
altri lavori di Lorena Senestro, dedicati a Leopardi, Gozzano,
Pavese). Questa inedita Emma Bovary ci ammicca con la prossimità
modale dei giorni nostri, ma non disperde il profumo di un passato
eroico, delle feste galanti, delle delusioni tragiche, dei gesti
estremi. Il pastiche linguistico escogitato magistralmente
dall'attrice piemontese mescola la prosa fine con il verso poetico,
ma anche con la tradizione popolare, dal sermo quotidiano all'estro
dialettale, fino al patrimonio popolare ed alla cultura pop. Il testo
così sapientemente intelaiato funge in scena da trampolino di lancio
per virtuosismi stilistici, che Lorena Senestro riempie sempre di
energia e luce. Sola e quasi infissa come la bambolina di un carillon
in una postura di attesa, protesa ad afferrare un momento che non
verrà mai perché mai sarà all'altezza della sua immaginazione, noi
spettatori quasi non ci accorgiamo della solitudine di Emma nel vuoto
enorme del palcoscenico spoglio, tanto è pieno e costante il suo
dondolare ed oscillare sul posto, tra le discese in picchiata imposte
dagli andirivieni del suo viaggio umorale. Lorena Senestro, pur
concedendo un saggio esaustivo della sua formidabile macchina
attoriale, confeziona con acume, misura e maturità uno
spettacolo dalla teatralità semplicemente completa e totale.
Applausi.
Paolo
Verlengia
TEATRIONLINE (IL PORTALE ITALIANO DELL'INFORMAZIONE TEATRALE)
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CREDITS
“MADAMA
BOVARY” di e con Lorena Senestro
(liberamente
ispirato a “M.me Bovary” di Flaubert con brani tratti da Guido
Gozzano)
Genere:
Monologo
Regia:
Massimo Betti Merlin e Marco Bianchini
Musiche
originali: Eric Maestri
Costumi:
Stefania Berrino
Disegno
Luci: Roberto Tarasco
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