“LULLABY”
di INDUSTRIA INDIPENDENTE
In
scena il 16 settembre 2016, Florian Espace, Pescara
Il
collettivo romano Industria Indipendente propone il suo
“Lullaby (tragedia aerobica)”, testo selezionato da PAV
Fabulamundi, progetto internazionale per la valorizzazione della
drammaturgia contemporanea. Scritto a quattro mani dalle fondatrici
storiche della formazione, Erika Galli e Martina Ruggeri, sull'onda
di lavori pluri-premiati -come “Crepacuore”, “Supernova”, “I
Ragazzi del Cavalcavia”- “Lullaby” è una satira graffiante
dell'oggi tramite una visione distopica, collocata nel 2056, ovvero
esattamente a cinquant'anni da oggi.
Dal
punto di vista tematico e drammaturgico, la particolarità distintiva
di questo lavoro sta nel fatto che la distopia viene ricavata non già
sviluppando analiticamente le contraddizioni palesi della società
attuale, bensì portando alle estreme conseguenze quanto oggi
apparirebbe come il migliore degli esiti possibili sul piano sociale
e politico. Si immagina infatti un'Europa finalmente armonizzata e
federata alla stregua degli USA, ed un sistema sociale che opera
automaticamente il ricambio generazionale. Un paradiso artificiale
ospita coattamente gli anziani al compimento dei loro settant'anni,
passando agli eredi la gestione dei beni e dei capitali, così come i
posti dirigenziali vengono costantemente liberati a favore dei
giovani.
Lullaby
è il nome di una sorta di “spa di stato” dove ogni momento della
giornata è cadenzato da attività mirate ad assicurare il benessere
mentale e fisico dei suoi ospiti. In questa situazione drammaturgica,
l'azione si concentra su quattro personaggi, due uomini e due donne,
quasi ottuagenari ma pervasi dal giovanilismo e dall'edonismo che
impera in questo futuro dolciastro e stucchevole. Il dramma che
emerge sta proprio nella riscoperta della normalità -problematica ma
vitale- che esiste al di fuori di Lullaby e di tutte le illusioni
umane di poter governare sull'ordine naturale.
Commedia
brillante oltre che intelligente, sostenuta con grande senso della
scena, ma anche dei ritmi e degli equilibri drammaturgici: ci sono
qua e là un paio di tirate lunghe da parte dei singoli personaggi,
ma la maggior parte del testo fluisce sull'onda di un botta e
risposta agilissimo. La riflessione passa attraverso le forme della
caricatura, palesata da un trucco più che appariscente: gli attori
indossano maschere di plastica morbida e parrucche bianche, che non
mirano tanto a creare un effetto di invecchiamento naturalisticamente
credibile, quanto a rendere macroscopicamente il senso e la
sensazione di un giovanilismo grottesco. Bravissimi gli interpreti,
capaci di porgere in maniera perfettamente godibile una mise en
espace della durata di oltre un'ora, che la regia colora con
controscene e trovate di corredo sempre teatralmente efficaci.
Paolo
Verlengia
TEATRIONLINE (IL PORTALE ITALIANO DELL'INFORMAZIONE TEATRALE)
TEATRIONLINE (IL PORTALE ITALIANO DELL'INFORMAZIONE TEATRALE)
CREDITS
“Lullaby”
di Industria Indipendente (Roma)
Testo:
Erica Z. Galli, Martina Ruggeri
Genere:
Mise en espace
In
Scena: Francesco Bonomo, Evita Ciri, Piergiuseppe Di Tanno,
Margherita Massicci
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