Passa ai contenuti principali
POLICES!” di MUTA IMAGO
In scena il 17 settembre 2016 al Florian Espace, Pescara

Polices!”, scritto dall'autrice francese Chiara Chiambretto, diventa nelle mani dei Muta Imago uno spettacolo assolutamente emozionante. La premessa si colma di significato alla luce di un testo dalla cifra politica come quello creato dalla Chiambretto, secondo i modi della “fiction oggettiva” che sono consueti alla sua scrittura, dove le conversazioni reali e documentali (dalle registrazioni in presa diretta alle email private, agli atti ufficiali) vengono a comporre il montaggio del testo. Questa neutralizzazione testuale, che azzera l'elaborazione estetica e artistica del materiale drammaturgico, lascia in eredità nelle mani degli artisti di scena una magma duttile di potenzialità stilistiche diverse. In questa condizione, i Muta Imago propendono per un allestimento connotato da un lavoro registico denso: la scena, pur senza fronzoli, assume i lineamenti di una postazione operativa per il lavoro attorico. Due schermi posti su rette oblique convergenti in fondo alla scena, preparano un rombo che prosegue verso il proscenio, ospitando sulle sue linee tre microfoni ad asta ed uno a terra, completati da un quinto microfono posto su di un banchetto mobile. Monica Demuru gestisce con disinvoltura questo “laboratorio” polifunzionale, che con il procedere dei minuti le permette di costruire dal vivo, nel qui ed ora della performance, un sovra-testo di echi e sonorità moltiplicate, grazie alla registrazione contestuale ed alla riproduzione degli effetti audio da lei soffiati o esplosi al momento nei diversi microfoni a sua disposizione. Al contempo, sugli schermi compaiono le immagini dei luoghi che hanno fatto da scenario realistico alle situazioni riferite (aule di tribunale, strade, abitazioni), come anche “didascalie” e trascrizioni tradotte delle tracce audio. La sofisticata e geniale macchineria di scena opera così una sorta di “straniamento 2.0” dello spettacolo, in cui il filtro umano della performer si frappone in determinati momenti, trattenendo per sé gli audio di repertorio e lasciandone al pubblico solo una riproduzione secondaria, che fatalmente copia e “falsifica” al tempo stesso il documento originale. E' il caso di un paio di registrazioni relative agli scontri avvenuti tra la polizia francese e gli abitanti delle banlieue parigine, che l'attrice ascolta da una cuffia e ripete con lo scarto temporale di una manciata di secondi, nelle modalità meccaniche della traduzione simultanea, pur senza intervenire sull'idioma del documento originale. Monica Demuru -da attrice e da cantante di classe cristallina- è immensa in questa prova che lei alimenta con tutta la gamma della sua formidabile vocalità, raggiungendo vette apicali di intensità e precisione attorica. La regia fine ed intelligente di Claudia Sorace (con l'importante collaborazione di Riccardo Fazi per la parte sonora) riesce a dotare di connotazioni estetiche ed emozionali il corpo scabro del materiale drammaturgico senza con ciò intaccarne minimamente la genuinità contenutistica. Al contrario, la spettacolarità rigorosa del lavoro interviene a trasferire in misura determinante e vincente tutte le prerogative che il testo tratteneva in potenza.

Paolo Verlengia
TEATRIONLINE (IL PORTALE ITALIANO DELL'INFORMAZIONE TEATRALE)
CREDITS
Polices!” di Muta Imago (Roma)
con Monica Demuru
Testo: Sonia Chiambretto
Regia: Claudia Sorace
Suoni e Musica: Riccardo Fazi
Genere: monologo

Commenti

Post popolari in questo blog

Festival SCENARI EUROPEI 2017, Pescara Andato in scena dal 21 al 24 settembre presso Spazio Matta e Florian Espace Chiusura in grande stile per “Scenari Europei” 2017, festival ideato e promosso dal Florian Metateatro – Centro di Produzione Teatrale, dedicato alla valorizzazione delle realtà emergenti del panorama performativo nazionale, mantenendo sempre uno sguardo aperto sui progetti e le collaborazioni internazionali. L'edizione di quest’anno ha inteso celebrare il trentennale del Premio Scenario ospitando tutti i progetti premiati in luglio nella finale di Santarcangelo, all'interno di un programma denso e calibrato che veniva completato da un variegato palinsesto di spettacoli, performance, coreografie e intermezzi musicali. La presenza -tra glia altri- di Cristina Valenti (Docente di Storia del Nuovo Teatro al Dams di Bologna e Presidente del Premio Scenario), Stefano Cipiciani (Presidente del Centro di Produzione Teatrale Fontemaggiore di Perugia e Vicepresiden
"CINQUE AGOSTO" di Serena Di Gregorio In scena il 10 e 11 dicembre al Teatro della Vetreria di Castiglione del Lago (PG) Cinque Agosto di Serena Di Gregorio è uno spettacolo dalla capacità aggregante, in grado di parlare a tutte le tipologie di pubblico, agli spettatori abituali del teatro come a chi di norma familiarizza poco con l’ambiente e con il linguaggio teatrale, ai giovanissimi come ai mediamente giovani o a coloro che giovani sono stati, per via di un soggetto con cui l'attrice abruzzese (qui al debutto nei panni di autrice) ha inteso approfondire il tema della memoria, importante per la sua persona prima che per i suo percorso professionale. Ma la memoria rievocata in Cinque Agosto non ha i toni seriosi del documento storico né le forme rigide del teatro di narrazione. Per contro dà spettacolo di sé attraverso la storia di una festa dal candore popolare e fiabesco, dedicata al miracolo che la tradizione locale (siamo a Montesilvano, paese d'origi
VORREI – STORIA DI UN PESCIOLINO D'ORO Andato in scena il12 Novembre 2017, presso l'Auditorium Flaiano – Pescara Con “Vorrei” torna sulle scene quel sodalizio speciale che -unendo teatro, artigianato e design- si era formato un paio di stagioni fa attorno al bellissimo spettacolo “Doralinda e le muse ovine”. Questa seconda produzione permette di delineare la cifra teatrale che contraddistingue questa singolare proposta, che poggia sulla progettualità testuale e scenica di Flavia Valoppi, Alessio Tessitore e Isabella Micati. Si conferma in “ Vorrei” la presenza di una linea editoriale di qualità, che mira a portare il genere del teatro ragazzi ad una dignità artistica piena. Già dalla sua genesi il progetto muove in questa direzione con la scelta de “Il Pesciolino d'oro”, l'incantevole fiaba di Puskin così ricca di suggestioni sensoriali come anche di spunti per la riflessione. Ed infatti il testo di partenza viene elaborato e trasformato in una sorta di territ