“CITTA/INFERNO”
di nO (Dance first. Think later)
Andato
in scena il 25 e 26 novembre al Florian Espace, Pescara
Pubblico
gremitissimo al Florian Espace di Pescara per entrambi i giorni di
programmazione. “Città/Inferno”, spettacolo che segna il ritorno
del formidabile gruppo nO (Dance first. Think later),
convince e conquista.
Sette attrici portano in scena un tema sensibile come quello della
detenzione femminile, utilizzando gli strumenti paradossali della
musicalità e della commedia, con risultati altamente spettacolari
che sono in linea con la cifra stilistica del gruppo, per nulla
attratto da pruriti minimalisti e sempre incline alla farcitura ricca
dell'impianto sensoriale della messinscena: c'è molto da vedere ed
ascoltare, oltre che da seguire e capire nei lavori di nO.
Elena
Gigliotti -autrice e regista dello spettacolo, oltre che interprete
in scena- parte dalla trama del film di Renato Castellani “Nella
Città l'inferno”, elaborando una polifonia dalla sonorità spuria:
nelle battute rimbalzano, si scontrano e si sposano dialetti più o
meno imparentati quanto lontanissimi talvolta, come il calabrese, il
napoletano, il siciliano, il romanesco, il bolognese e il veneto.
A
produrre questo concerto di cadenze e inflessioni (gli scambi sono
sempre comprensibili anche per i meno avvezzi ai rudimenti della
dialettologia) sono naturalmente le protagoniste della pièce,
sette carcerate dal profilo biografico ad alto tasso di criticità
(matricidio, figlicidio ed altre declinazioni di violenza o
criminalità più o meno organizzata) che Elena Gigliotti ha desunto
dalla cronaca nera ed immesso nella back story dei personaggi.
Ma la musicalità viene ricercata anche in senso più stretto,
tramite una colonna sonora che mescola una originale selezione della
canzone italiana di tradizione con le hit della musica dance
recente e contemporanea.
A ciò va aggiunto un ulteriore repertorio di brani più classici
cantati dal vivo con soluzioni sceniche accattivanti.
In
effetti la scena è per metà carcere e per metà discoteca, volendo
semplificare all'estremo il disegno di un lavoro talmente solido da
non temere la provocazione: sul lato sinistro si erge lo scheletro di
un cubo metallico, colmato in fondo da un letto a castello, sopra e
dentro al quale le sette attrici riescono a stiparsi e spostarsi
ripetutamente con agilità persino aggraziata; sul versante centrale
e destro il palco è caratterizzato da due delimitazioni lineari, per
lo meno ad inizio spettacolo: un muro estremamente realistico sul
fondale ed una serie di sette piccoli cubi metallici vuoti al loro interno
(anch'essi puri scheletri cubici) dalla funzione poliedrica,
allineati sul proscenio. Completano il quadro quattro statuine votive
dedicate alla Vergine, a delimitare anche simbolicamente l'area
percorribile dalle attrici.
Questa
ricca complessità progettuale, racchiusa nella semplicità materiale
della scenografia, assicura un impatto visivo estremamente efficace,
ma soprattutto accompagna idealmente una drammaturgia ed una regia
che Elena Gigliotti imbastisce in rapporto di stretta coesione,
raggiungendo un linguaggio vicino alla scrittura scenica.
L'azione ed i dialoghi si mescolano alle scene musicate e danzate, lo
spettacolo ingloba dramma e melodramma seguendo un'impaginazione che
potremmo definire bolliwoodiana, il linguaggio cinematografico
completa il mélange estetico irrompendo su schermi
insospettabili ricavati da scenari, costumi o accessori.
In
questa escalation, “Città/Inferno” tocca la sua coerenza
stilistica, fissandola attorno ad una interessantissima cifra pop,
in cui il tema sociale di fondo non risulta per giunta mai leso,
eluso o strumentalizzato. La scena è attraversata dalle incursioni
di voce fuori campo e didascalie che silenziano ciclicamente
l'allegro, anarcoide disordine con cui le carcerate fantasticano
pericolosamente per superare i giorni di una realtà oggettiva che le
vede reiette ed irrecuperabili.
All'interno
del lavoro d'ensemble, brillano continui lampi di bravura
individuale e punte di abilità istrionica, che coinvolgono ed
avvolgono il pubblico fino all'esaltazione. Memorabile.
TEATRIONLINE (IL PORTALE DELL'INFORMAZIONE TEATRALE)
“Città/Inferno”
di nO (Dance first. Think later), FLORIAN ESPACE, Pescara, 25-26
Novembre 2016
con
Rachele
Canella, Melania Genna, Elena Gigliotti, Carolina Leporatti, Demi
Licata, Elisabetta Mazzullo, Daniela Vitale e con Maurizio Lombardi
nel ruolo delle Suore (voce off)
Genere:
Prosa
Drammaturgia:
Elena Gigliotti
Regia
e Partiture Fisiche: Elena Gigliotti
Regista
Assistente: Dario Aita
Scene:
Carlo De Marino
Costumi:
Carlo De Marino, Giovanna Stinga
Disegno
Luci: Giovanna Bellini
Editing
Audio: Claudio Corona Belgrave
Progetto
Video: Daniele Salaris
Strutture
Ferrose: Anelo97
Produzione:
Cardellino
srl/ Fondazione Luzzati Teatro Della Tosse/ nO (Dance first. Think
Later)
FLORIAN
METATEATRO, Stagione 2016-17 “Teatro d'Autore ed altri
linguaggi/Corpo di Scena”
in
collaborazione con MAGfest
Commenti
Posta un commento