SARABANDA
POST-COMUNISTA di Irida Gjergji Mero (Hora Quartet)
Andato
in scena il 25 e 26 marzo al Florian Espace, Pescara
Spettacolo
ad alto tasso di intrattenimento, Sarabanda Post-comunista di
Irida Gjergji Mero vive delle due passioni artistiche della sua
autrice, qui all'esordio in tale veste: la musica ed il teatro.
Il
titolo stentoreo da manifesto d'antan ci fornisce i primi
aromi della giocoleria duplice su cui viaggia il lavoro, ovvero
quelli emanati dalla matrice etnica di una musicalità che proviene
da Est e dalla sua tradizione. La definizione che campeggia a mo' di
sottotitolo ne completa le coordinate strutturali, illustrando le
linee che hanno condotto l'opera di composizione.
Sarabanda
Post-Comunista è un “monologo in jazz”, dove l'ossatura
centrale del racconto autobiografico di una musicista classica
dialoga con le possibilità combinatorie fornite da un trio musicisti
di estrazione jazzistica come Giacomo Salario, Walter Caratelli e
Ivano Sabatini.
In
questo scambio, la componente musicale risponde agli stimoli
narrativi restituendo un feedback di tempi e digressioni che
riplasmano la forma del monologo, alternato con istinto sonoro tra le
forme frastagliate di frasi brevi e tirate fluide, ma anche tra il
gioco e la riflessione, l'umorismo e la malinconia.
Così
il monologo partecipa come elemento verbale e vocale ad una polifonia
di linguaggi oltre che di suoni, aprendo immagini sulle vicende che
hanno condotto in Italia la protagonista da una Albania tanto vicina
quanto lontana, la cui distanza è misurata dalla materia non
ponderabile del sogno: quello di poter diventare una musicista
professionista.
In
determinati momenti, il racconto si sospende e la musica si fa corpo
in scena, spettacolo da guardare oltre che da ascoltare, fatto di
mani e braccia che governano con agilità gli strumenti, tracciando
curve e linee effimere sull'aria della profondità scenica.
La
vocalità di Irida Gjergji Mero scivola dalla narrazione al canto,
recuperando le canzoni della tradizione popolare albanese, rivisitate
dall'incontro con il metro libero del jazz.
Paolo
Verlengia
“SARABANDA
POST-COMUNISTA” di Irida Gjergji Mero
con
Irida Gjergji Mero (voce e viola)
Giacomo
Salario (pianoforte)
Ivano
Sabatini (contrabbasso)
Walter
Caratelli (batteria)
collaborazione
al testo e alla regia: Andrea Cosentino
musiche
originali: Diego Conti, Giacomo Salario
produzione:
Florian MetaTeatro, Centro di Produzione Teatrale
Florian
MetaTeatro, Stagione 2016/17 “Teatro d'Autore ed altri
Linguaggi/Scenari Musicali”
Commenti
Posta un commento